L'ho visto, anche se in inglese. Infatti, nei cinema a Roma è rimasto solo pochissimi giorni. Sono d'accordo, un bel film. Le immagini sono per lo più meno spettacolari di quanto appaia nel trailer: molte riguardano la partenza della regata, altre sono spezzoni del film di Bernard Moitessier (La Lunga Rotta), altre ancora erano state girate dallo stesso protagonista di cui si indaga la vicenda. Alla relativa "povertà" delle immagini corrisponde una costruzione avvincente del documentario da parte del regista. Nonostante fosse sera e fosse in inglese sono rimasti svegli a guardare il film anche Simonetta, Paolo e Cristina, nell'attesa di capire "come andava a finire" e di comprendere la vicenda di un uomo che ha iniziato a giocare ed è rimasto costretto nel suo stesso gioco. Ma quando ci vediamo per parlare di navigazioni africane?
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L'ho visto, anche se in inglese. Infatti, nei cinema a Roma è rimasto solo pochissimi giorni. Sono d'accordo, un bel film.
Le immagini sono per lo più meno spettacolari di quanto appaia nel trailer: molte riguardano la partenza della regata, altre sono spezzoni del film di Bernard Moitessier (La Lunga Rotta), altre ancora erano state girate dallo stesso protagonista di cui si indaga la vicenda.
Alla relativa "povertà" delle immagini corrisponde una costruzione avvincente del documentario da parte del regista. Nonostante fosse sera e fosse in inglese sono rimasti svegli a guardare il film anche Simonetta, Paolo e Cristina, nell'attesa di capire "come andava a finire" e di comprendere la vicenda di un uomo che ha iniziato a giocare ed è rimasto costretto nel suo stesso gioco.
Ma quando ci vediamo per parlare di navigazioni africane?
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