Non so se ho già segnalato l'impresa di queste due persone, padre e figlio, che su una barca di 11 metri in acciaio (progetto Caroff) stanno facendo il giro del mondo senza scalo. E' un'impresa un po al limite non tanto dal punto di vista tecnico quanto umano. Non riesco a trovare un senso logico a questa cosa. Il giro senza scalo è un'impresa sportiva, perchè farla con una barca così lenta da costringerti a stare in mare quasi un anno? L'esperienza di lunghe navigazioni senza scalo può avere un senso in solitario, perchè farla in due? Ma queste sono solo considerazioni molto personali che nulla tolgono all'impresa in se che è decisamente da sottolineare per tenacia e capacità. Buon vento a loro.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Da Michele:
il giro è sempre una bella impresa.
Forse rientrare nello stesso posto senza aver visto altro che mare è un poco "integralista",potrebbe portare qualche rimpianto.
tecnicamente parlando sarebbe interessante sapere se hanno aiuti per il meteo o comunque come svolgono il servizio di rotta.
Posta un commento